PER SOTTOSCRI VERE LA PETIZIONE ECCO L'INDIRIZZO:
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La Regione Liguria vuole reintrodurre la specie rossa, originaria del nostro territorio. E per farlo pensa di eradicare quella
grigia, sterilizzando o uccidendo gli esemplari. Ma i cittadini e gli attivisti non ci stanno
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Le
associazioni animaliste scendono
in campo contro la Regione Liguria. E contro il progetto Life Ec Square, gestito dall'Unione Europea, dalle Regioni Liguria, Piemonte e Lombardia in collaborazione con le
Università di Genova, Torino, Insubria e con il Ministero dell'Ambiente.
Il progetto è semplice: eradicare lo scoiattolo grigio americano presente in Italia,
perché non autoctono e considerato incompatibile con lo scoiattolo rosso europeo, originario del nostro Paese.
Il progetto passa anche per Genova, più precisamente per il Parco di Nervi
dove già nel 1966 il Comune liberò alcuni esemplari di
scoiattolo rosso che oggi conta circa duecento esemplari, una minoranza rispetto allo scoiattolo grigio,
ben più numeroso. L'Unione Europea sostiene che questa inabilità dello
scoiattolo rosso di riprendersi il suo territorio originario è causato
proprio dal cugino grigio considerato più aggressivo, vorace e
prolifico.
Le
associazioni animaliste però non ci stanno e sostengono che la causa
del mancato ripopolamento è dovuta alla perdita dell'habitat naturale
originario
a causa del continuo intervento dell'uomo nella flora genovese.
Le associazioni coinvolte in questa battaglia sono molte: Enpa,
Ente Nazionale Previdenza Animali,
Lav e
Legambiente, tutte sul piede
di guerra in quanto il progetto Life Ec Square
prevede metodi piuttosto barbari per eradicare gli
scoiattoli dal Parco di Nervi, non solo la cattura e la sterilizzazione
ma addirittura la
soppressione attraverso l'inalazione di Co2.
La Regione Liguria si difende e assicura che una volta catturato lo
scoiattolo grigio verrà semplicemente sterilizzato da personale esperto.
Ma adetta dei veterinari,
l'operazione alla quale i piccoli animaletti verrebbero sottoposti sarebbe molto rischiosa,
soprattutto per gli esemplari di sesso femminile.
Per queste ragioni gli attivisti e gli abitanti delle zone limitrofe al Parco hanno dato vita nei giorni scorsi a
manifestazioni contro il provvedimento,
tentando così di salvare i poveri scoiattoli, ai quali tutti almeno una volta abbiamo dato da mangiare una noce.
Anche il web si mobilità per la causa. E mentre si moltiplicano i gruppi su Facebook,
è stata aperta una petizione a difesa degli scoiattoli grigi
che
ha già raccolto moltissime adesioni.
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